Chiunque abbia una vigna lo sa: la potatura è indispensabile per avere viti sane e uve perfette al momento della raccolta. Quale tecnica scegliere per prendersene cura al meglio?
Dipende, la forma di allevamento viene scelta sia relativamente al vitigno che si coltiva sia alla tradizione del territorio.
In particolare, nella Tenuta di Porto Di Mola il metodo utilizzato è il Guyot,molto adatto a vigneti collocati su terreni collinari come il nostro.
Scopriamo insieme le sue caratteristiche e i suoi vantaggi.
Perché è importante potare la vite?
Entrando nel mondo della potatura, bisogna sapere che ne esistono di due tipi: verde o secca. La prima si effettua nel periodo estivo quando la vite presenta le foglie, mentre la seconda si effettua nel periodo invernale. Quest’ultima tipologia, a cui appartiene la tecnica Guyot, va eseguita nel periodo di “riposo” della vite, cioè tra la caduta delle foglie e l’inizio della ripresa vegetativa.
Come già accennato, la potatura è una tecnica che migliora la qualità delle uve, perché limita e regola la produzione e abbassa il numero di grappoli presenti sulla vite. In questo modo avremo un controllo diretto sulla produzione.
Se eseguita annualmente, la potatura permette di dare nuova forma e di raggiungere il giusto equilibrio tra fase produttiva e vegetativa.
Qualsiasi sia il metodo scelto, è molto importante che le forbici siano pulite e disinfettate, soprattutto se sono le stesse utilizzate per potature su altre piante. Una pulizia con acqua ossigenata o una soluzione di acqua e candeggina sarà perfetta.
Cosa significa allevamento a Guyot?

I vigneti Porto Di Mola
Sicuramente semplicità, sia per la facilità di raccolta delle uve durante la vendemmia che per entrambe le tipologie di potatura: semplice o doppia. Il primo si riferisce ad una tecnica che lascia un solo tralcio a frutto (il ramo che porterà i grappoli d’uva) e un solo sperone (il ramo con la funzione di rinnovare la forma della vite). Si chiama invece guyot doppio se si lasciano due tralci a frutto e due speroni.
Nonostante abbiamo una differenza nel numero di tralci, hanno il principio comune di lasciare un tralcio a frutto e uno sperone per il prossimo anno.
Dire Guyot significa anche dire allevamento di tipo misto o lungo: si conservano tralci di media lunghezza ed un certo numero di gemme (tra 10 e 20) su un ceppo alto tra gli 80 ed i 100 cm .
Piccola curiosità: il Guyot è una forma d’allevamento diffusa dal Dott. Jules Guyot nella seconda metà del 1800.
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