Le caratteristiche dell’Aglianico, il vino nobile del Sud

Le caratteristiche dell'Aglianico, Vino Nobile del Sud

Vino amaro, tienilo caro recita un detto antico. E l’Aglianico è un vino “amaro”, al quale bisogna dare la giusta attenzione durante la fase di vinificazione.

Per questo, l’Aglianico è considerato un vino per certi versi ostico, ma sicuramemente affascinante, tanto da essere considerato il più nobile del Sud Italia.

L’Aglinico è un vitigno che dona una tipologia di vini rossi tra i più pregiati e amati d’Italia, grazie al sapore asciutto e pieno, ma al tempo stesso armonico ed equilibrato.

Aglianico, tra origini antiche e caratteristiche uniche

La storia dell’Aglianico sembra affondare in origini antichissime, da quando i greci arrivarono nel Sud Italia portando un vitigno di nome Hellenico.

Com’è cambiato il nome da Hellenico ad Aglianico?
Probabilmente il nome attuale  deriverebbe dalla pronuncia spagnola di Hellenico, nel periodo in cui, nel Sud Italia, vi era la dominazione Aragonese.

Altri invece credono che l’Aglianico derivi da un antico vino delle zone settentrionali della Campania, il Falerno. Ciò che invece è molto certo sono le grandi caratteristiche e le aree di produzione che rendono grandi questo vino.

Piccola Curisità: l’Aglianico è conosciuto anche con il nome di Barolo del Sud, perché possiede diverse caratteristiche comuni con questo vino piemontese.

Quali sono le aree di produzione?

I Vigneti della Nostra Tenuta
I Vigneti della Nostra Tenuta

Campania e Basilicata, sono le due regioni in cui si coltiva questo vitigno, dal quale nasce poi un vino dalla struttura importante.

Tuttavia questo vino varca i confini del Sud, tanto da essere inserito nella lista dei vini italiani famosi.

Le caratteristiche dell’Aglianico

Il nostro Aglianico
Il nostro Aglianico

Come per le cose più buone, anche all’Aglianico bisogna dare il giusto tempo per poter maturare e sprigionare tutti i suoi sapori. Infatti l’Aglianico ha bisogno come minimo dai 3 ai 5 anni di invecchiamento.

Quando arriva nel calice sarà quindi un vino ben strutturato e corposo, dal gusto intenso e persistente.

Il nostro Aglianico: il Peppì

Aglianico Roccamonfina IGP | Peppì

Imponente e dal carattere allegro, il Peppì è il re indiscusso della nostra cantina.

Come nasce questo nome? Il vino è nato dalla volontà del proprietario Antimo Esposito di voler ricordare suo padre Giuseppe, da tutti conosciuto con il nome di Peppì.

La sua dedizione verso la tenuta e i vini la ritroviamo nella pienezza del gusto di questo prodotto, ottenuta grazie ad un’attenta selezione delle uve provenienti dal vitigno più antico dell’azienda, in cui all’aglianico si aggiungono altre varietà autoctone.

Questo vino, non poteva aver quindi nessun altro nome che Peppì.

Di denominazione Aglianico Roccamonfina IGP, la fermentazione di questo vino avviene in piccoli tini di castagno, dove rimanere per circa 8 mesi dopo la svinatura, per continuare con altri 12 mesi in acciaio e 10 in bottiglia.

Il risultato di questa lavorazione è il suo colore rosso rubino intenso ed un sapore deciso.

Leggi anche: Lavorazione del vino: tutte le fasi dalla potatura all’imbottigliamento    

Abbinamenti gastronomici con il Peppì

Abbianamenti e Degustazioni con il Peppì

Con un sapore armonico, il Peppì è un vino adatto ad accompagnare primi piatti con sughi corposi, cacciagione, arrosti e formaggi semiduri, lasciando intatta la sapidità delle pietanze.

Se stai cercando una ricetta perfetta per degustare il nostro Peppì non lasciarti sfuggire:
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Il Peppì riassume con le sue caratteristiche il giusto connubio tra enologia moderna e tradizione e, ancora oggi, rappresenta pienamente la tradizione vitivinicola italiana e l’amore di un padre.

 

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